San Pietro

Per la vicenda e la datazione cfr. Cat. S1. Ritengo che quest'opera sia piuttosto importante per la vicenda artisica di Giulio dal Moro, in quanto è possibile osservare in essa lo studio e la ricerca che l'artista elabora nell'uso dei volumi e dello spazio plastico. E' senz'altro frutto di uno studio accurato il misurato contrappunto che egli adotta nel movimento articolato delle braccia che fa muovere in avanti e carica di forza centrifuga: il sinistro verso il basso, teso e avanzato, mentre il destro, che gli fa da contrasto, è puntato verso il cielo. Un ulteriore elemento di contrasto e di forza è creato dai forti effetti chiaroscurali che danno volume al mantello accentuandone il movimento a spirale. Ma il moto è contrario a quello del corpo del santo: una specie di freno, un ostacolo su cui si accumula tensione. Risultato di difficile equilibrio e di squisita eleganza manieristica. Fiera ed intensa l'espressione corrugata del volto incorniciato da una fitta barba e da un volitivo naso adunco.